E’ una alterazione momentanea dello stato di coscienza ordinario che permette una focalizzazione all’interno di sè senza l’interferenza della mente razionale fatta di pensieri, giudizi e valutazioni. Questo stato di coscienza particolare non è sonno, la persona in ipnosi può sembrare addormentata ma in realtà rimane vigile e cosciente in uno stato di rilassamento muscolare e mentale. E’ un’esperienza che può capitare anche nella vita quotidiana quando si è assorti in qualche attività particolare e ci si estranea completamente dal contesto esterno, per esempio leggendo un libro, guidando l'auto non accorgendosi minimamente del tragitto percorso perchè completamente assorti nei propri pensieri, o ancora quando si torna indietro rivivendo momenti di vita passati.
A cosa può servire l’ipnosi in un trattamento terapeutico?
La premessa su cui si fonda la nuova ipnosi che fa riferimento ai numerosissimi lavori del grande psichiatra e ipnoterapeuta MILTON ERICKSON è che il cliente possieda delle capacità preziose che però sono nascoste o comunque momentaneamente non disponibili e che queste capacità possano essere recuperate e utilizzate per risolvere sintomi e disagi. Il terapeuta attraverso una serie di tecniche che inducono la trance aiuta ad entrare in contatto con le risorse nascoste di ciascuno, amplificandole e potenziandole.
Quali disturbi e disagi può curare l’ipnosi?
L’ipnosi è stata utilizzata con successo nella cura di numerosissimi disturbi in particolare:
Disturbi d’ansia
Controllo del dolore
Disturbo postraumatico da stress
Disturbi psicosomatici
Dipendenze
Controllo del peso corporeo
Fobie
Depressione.
la persona in ipnosi perde il controllo di sè?
E’ un mito da sfatare quello che il soggetto in trance ipnotica perda il controllo di sè; l’ipnosi da palcoscenico ha contribuito ad alimentare il pregiudizio che sia una forma di controllo della mente in grado di condizionare la volontà del soggetto; In realtà succede esattamente il contrario in quanto il soggetto nello stato di trance ipnotica riesce ad entrare in contatto più profondamente con se stesso, vengono aggirate le difese messe in atto dalla mente razionale in uno stato di profondo rilassamento che permette il contatto con le proprie emozioni; il terapeuta diventa un facilitatore di questo processo.
Erickson era notissimo anche per l’uso di tecniche indirette di ipnosi; attraverso i racconti, le metafore gli aneddoti opportunamente inseriti nella comunicazione con il paziente induceva uno stato di trance leggera che gli permetteva l’accesso alle risorse profonde del soggetto. L’IPNOSI REGRESSIVA è lo stato di trance che il terapeuta induce allo scopo di portare il soggetto indietro nel tempo, permette l’accesso a ricordi “momentaneamente dimenticati”; Può essere definita come l’intensificazione dell’assorbimento in un ricordo, accompagnata dall’utilizzazione dello stesso; il terapeuta guida il soggetto alla ricerca di un ricordo per riviverlo (fenomeno chiamato rivivificazione) come se stesse accadendo nel qui ed ora o semplicemente facendo in modo che il soggetto ricordi nel modo più vivido possibile (fenomeno chiamato ipermnesia). E’ una tecnica di intervento clinico molto utile e molto usata per la sua efficacia nella rielaborazione di vecchi ricordi, allo scopo di trarne conclusioni nuove e più adattive.